
Psicoterapia
“La psicologia può essere una scienza, ma la psicoterapia è un’arte”
Nancy Mc Williams
Come cura una psicoterapia psicoanalitica?
1. Uno per uno
Prima di tutto, una psicoterapia orientata dalla psicoanalisi cura senza formule standard o ricette preconfezionate: ogni psicoterapia si articola secondo la logica dell’uno per uno, al modo di un abito sartoriale cucito su misura. La peculiarità di un percorso di psicoterapia orientato dalla psicoanalisi sta infatti nel pensare ciascun individuo come portatore di una propria specifica – quanto inconscia – particolarità. Allo stesso modo, i sintomi di cui il soggetto soffre necessitano di essere accolti, nella cura, da un ascolto altrettanto particolarizzato.
Per questo, i colloqui iniziali di una psicoterapia sono detti preliminari, in quanto servono a inquadrare e articolare la domanda che ciascuno porta, e a pensare alla direzione più indicata per l’avvio di quel particolare lavoro di psicoterapia.
2. L’esperienza di prendere la parola
Il soggetto in psicoterapia è chiamato a lavorare su sé stesso con il solo mezzo della parola. In essa l’individuo ritrova un elemento di fondamentale importanza per la cura di sé e per la direzione della propria vita. Il soggetto scopre che l’esperienza di prendere la parola non consiste unicamente nell’esprimere consapevolmente dei contenuti, bensì che nell’inconscio il linguaggio struttura e istituisce il legame del soggetto con l’Altro (la dimensione delle relazioni) e con la propria unicità (la dimensione del sintomo).
Se infatti il sintomo di cui il paziente soffre è innanzitutto l’effetto di una storia soggettiva e complessa, in terapia egli scopre che il senso di questa storia di vita è strettamente ancorata al tipo di ascolto particolarizzato che riceve dal terapeuta.
3. Lavorare su sé stessi
Un altro aspetto fondamentale di un percorso di psicoterapia sta infine nel fatto che il soggetto è chiamato a lavorare su sé stesso. La Psicoterapia orientata analiticamente non rende il paziente un fruitore passivo di correzioni e aggiustamenti, bensì gli permette di mettersi al lavoro attivamente su sé stesso, sulla propria vita, sulla propria storia, come soggetto capace di scelta. La scommessa della psicoterapia è la possibilità che la vita torni ad essere generativa e che ciascuno possa trovare la propria vocazione, la propria strada; che possa ascoltare il proprio desiderio e prendersene cura. È un percorso che implica un profondo rinnovamento e che ha ricadute benefiche su diversi aspetti della vita.
4. La cura del soggetto, oltre la terapia
Si parte dalla storia, ma la storia e il passato non dicono nulla delle possibilità future.
Un’ altra caratteristica cruciale di un percorso di psicoterapia a indirizzo psicoanalitico è il lavoro a trecentosessanta gradi sulla vita del soggetto che entra in terapia, che mira a rendere il soggetto protagonista della propria storia, a rileggere il passato alla luce del presente per rilanciarlo nel futuro.
Nulla è già stato scritto e la vita implica la possibilità continua della sua trasformazione e rinnovamento.
Spesso ciò che porta un soggetto a intraprendere un percorso di Psicoterapia è una sofferenza fisica che prendere le forme di un sintomo o di una difficoltà nel rapporto con gli altri, in famiglia, nella coppia, con gli amici o colleghi di lavoro.
Fra i disturbi che maggiormente tratto ci sono:
I Disturbi d’Ansia, tra cui gli Attacchi di Panico.
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Come avviene il lavoro psicoterapeutico via Skype
Le considerazioni a proposito della psicoterapia psicoanalitica in studio valgono anche per quella via Skype.
Anche se il rapporto terapeuta-paziente si instaura unicamente da remoto tramite dispositivi di networking, è essenziale reperire uno spazio (preferibilmente nella propria abitazione) per potersi rilassare e concentrare in un luogo dai confini sicuri, mettendo in conto che gli incontri possano includere anche momenti di intensità emotiva che necessitano di un ambiente tutelato.
Posto che il vero luogo dove avviene il trattamento è la matrice inconscia che costruiscono insieme l’analizzante e l’analista, è bene comunque non sottovalutare l’importanza di un luogo adeguato in cui poter collocare fisicamente il corpo durante l’interazione.
Durante gli incontri il terapeuta potrà, sempre comunque a seconda dei casi, prendere una posizione più attiva ed empatica rispetto alle sedute dal vivo, per compensare la mancanza della dimensione corporea e l’economia dello sguardo propria dell’incontro analitico.
In ogni caso, nonostante il limite della presenza virtuale, la validità della psicoterapia non viene inficiata se esistono le condizioni di base per avviarla, in parte indipendenti dallo spazio in cui si produce.